La storia della fragola ha inizio circa 10000 anni fa. Dalla fine dell’ ultima glaciazione questo frutto si diffonde un pò ovunque. La sua origine spazia dall’ Europa fino all’ America del nord e del sud.
La pianta fa parte della famiglia delle Rosacee, in latino è chiamata Fragaria Vesca che significa Fragranza morbida, infatti il suo frutto è piccolo e delicato. Nel corso della storia si sono evolute varietà differenti di fragole selvatiche che hanno preso il nome in base alla loro origine geografica. Le prime testimonianze storiche della raccolta delle fragoline di bosco risalgono al periodo Neolitico. In Italia la diffusione delle prime piante risale al 234 a.C. Nella Bibbia e in numerosi trattati storici, la fragola è citata come frutto selvatico abbondante e prelibato ricco di numerose proprietà benefiche.
Nel periodo romano questo frutto era molto apprezzato e gustato ai banchetti di festa. Le prime coltivazioni di fragola risalgono al quattordicesimo secolo. Carlo V possedeva nei giardini reali del Louvre di Parigi ben 1000 piante di varietà selvatica. Luigi XIV nel Rinascimento le faceva coltivare nelle aree verdi di Versailles. Shakespeare definì la fragola il cibo delle fate.
Un ufficiale francese Frèzier, nel 1712 importò dal Cile in Europa alcune piante di Fragraria Chiloensis considerate inizialmente solo come interesse botanico poi iniziò la coltivazione estesa di questa varietà.
Dal XVIII secolo iniziano le coltivazioni intensive della fragola chiamata Fragraria per Ananassa. Questa varietà nasce nel 1766 grazie all’incrocio casuale delle specie americane Fragraria Virginiana (Stati Uniti orientali) e Fragraria Chiloensis (Cile).Le caratteristiche principali di questa specie sono i fiori grandi facilmente impollinabili e i suoi frutti di grandi dimensioni.
Dochesne, giovane botanico francese, studiò in modo approfondito la pianta della fragola ricavando moltissime informazioni che successivamente raccolse in un libro intitolato la storia naturale della fragola. Prima del 1766 si raccoglievano esclusivamente le fragole selvatiche di bosco, dopo, grazie alla nascita dell’ ibrido Fragraria per Ananassa, la coltivazione di questo frutto è aumentata in modo esponenziale soprattutto in Europa.
I tre maggiori produttori Europei sono la Spagna, l’ Italia e la Francia. In base alla varietà e alle tecniche di coltivazione è possibile concentrare il raccolto anticipato o tardivo grazie alle piante unifere che fioriscono e fruttificano una sola volta all’ anno oppure è possibile spalmare la produzione in modo pressochè costante nell’ arco di tempo che va dalla primavera all’ autunno grazie alla varietà rifiorente che fiorisce e fruttifica più volte l’anno.
In base alla dislocazione geografica dei fragoleti si preferiscono specie piuttosto che altre: In Italia settentrionale si coltivano principalmente le varietà europee ibride da poco realizzate mentre nelle zone calde del sud si preferiscono le specie Americane Californiane.